Lavoro, Economia, Sviluppo

Emergenza COVID-19. Sostegno all’economia.

Per fronteggiare la grave crisi economica determinata dal lockdown, la Regione Campania ha impegnato oltre 1 miliardo di euro. Siamo l’unica Regione in Italia ad aver varato un piano socio-economico così imponente, divenendo un modello di efficacia, di efficienza e di concretezza amministrativa anche nella fase 2 di ripresa delle attività economiche e produttive, come già avvenuto nella prima fase, sul fronte sanitario, per il contenimento del contagio. 
In poche settimane abbiamo pubblicato i bandi e dopo poche settimane abbiamo cominciato ad erogare i bonus promessi. 

  • Bonus di € 2.000 per circa 120 mila Microimprese
  • Bonus di € 1.000 per oltre 100 mila Professionisti/Lavoratori autonomi
  • Costituzione Fondo di liquidità Confidi
  • Contributi ad Aziende in Consorzi ASI

Nuova Occupazione

Abbiamo lavorato in questi anni ad un imponente Piano per il Lavoro per i cittadini della Regione Campania, con cui prevediamo le seguenti nuove assunzioni:

  • 10.000 nuove assunzioni a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione. Si è svolto il concorso per le prime 2.000 assunzioni nei Comuni e negli Enti pubblici che hanno aderito al Piano, comunicando le rispettive esigenze occupazioni e affidando alla Regione l’onere economico e amministrativo delle procedure. Entro fine anno avvieremo le altre procedure concorsuali.
  • 7.500, tra assunzioni e stabilizzazioni, nella Sanità.
  • oltre 2000 nuove assunzioni, tra personale amministrativo, infermieri e O.S.S., con l’accordo di medicina territoriale.
  • oltre 600 assunzioni nei Centri per l’Impiego.
  • oltre 300 assunzioni all’EAV.

Agevolazioni alle imprese e incentivi all’Occupazione

  • Siamo stati la prima regione d’Italia a individuare le Zone Economiche Speciali dove far decollare nuove imprese, con un contributo fino al 100% dell’IRAP dovuta e prevedendo, una premialità per le imprese che si impegnano a salvaguardare o ad incrementare il livello occupazionale nei 3 o 5 anni successivi alla presentazione dell’istanza.
  • Abbiamo istituito i Distretti economici e funzionali, per favorire le attività imprenditoriali già operative o che intendano insediarsi in aree diverse dalle Z.E.S e dalle aree di crisi industriale complessa, stabilendo condizioni speciali, in relazione alla natura incrementale degli investimenti e alle attività di sviluppo dell’impresa. 
  • In accordo con Invitalia e Ministero dello Sviluppo Economico, abbiamo varato i Contratti di Sviluppo, nei settori Turismo, Agroindustria, Aerospazio, Automotive e Abbigliamento, finanziandoli fino alla quota di 325 milioni di euro.
  • Abbiamo avviato Garanzia Campania Bond, con l’emissione di Minibond da parte di piccole e medie imprese campane per finanziare progetti specifici, con la garanzia sul credito della Regione Campania. 
  • Abbiamo favorito l’Internazionalizzazione delle imprese, con stanziamenti specifici.

Commercio e Artigianato

  • Per il rilancio del Commercio e dell’Artigianato abbiamo erogato 25 milioni di euro sotto forma di contributi a fondo perduto e agevolazioni, per interventi di innovazione, sistemazione ed adeguamento igienico sanitario, così ripartiti: 10 milioni di euro agli Artigiani, 10 milioni al Commercio e, per la prima volta, si è pensato anche agli ambulanti, con uno stanziamento di 5 milioni di euro. 
  • Con Manifattur@ Campania abbiamo puntato sulla manifattura innovativa e sul lavoro artigianale digitale, sostenendo gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione finalizzati allo sviluppo industriale in chiave 4.0, capaci cioè di garantire la transizione del sistema produttivo manifatturiero, verso il modello della “Fabbrica Intelligente”. Su questo obiettivo, assicureremo agevolazioni fiscali e la massima semplificazione amministrativa. 
  • Per favorire la trasmissione degli antichi saperi artigiani e delle produzioni tipiche e tradizionali, destiniamo beni immobili di proprietà regionale a nuovi insediamenti artigianali con canoni di locazione agevolati. 
  • Abbiamo semplificato la disciplina delle Attività funerarie e adotteremo a breve il Piano regionale per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, considerando anzitutto la compatibilità ambientale.